Vediamo sintomi, cause e rimedi della fascite plantare. E qualche consiglio per scegliere calzature adeguate.
La fascite plantare è un disturbo molto fastidioso che interessa soprattutto chi pratica frequentemente sport (ma non solo). È un’infiammazione della parte del tessuto compresa tra calcagno e arco del piede.
I sintomi della fascite plantare
La sintomatologia è contraddistinta da un’affezione dolorosa che interessa la pianta del piede, in particolare la zona in prossimità del tallone. Il dolore può essere leggero ma anche presentarsi come delle “stilettate” molto spiacevoli che rendono difficoltoso anche il semplice camminare.
Le cause
Ci sono essenzialmente due tipologie di cause: la prima è legata al sovrappeso. Persone obese tendono a caricare eccessivamente gli arti inferiori, già la parte più sollecitata dalla necessità di sostenere tutto il peso corporeo.
In soggetti con chili in eccesso le parti molli del piede subiscono una pressione ancora maggiore e tendono quindi ad infiammarsi.
Vedi anche: 6 buoni motivi per camminare ogni giorno (non solo per dimagrire)
Ma la fascite plantare è anche uno dei disturbi tipici che capitano agli sportivi, in particolare quelli over 40 anni, e probabilmente almeno una volta nella vita chi pratica sport, anche a livello amatoriale, lo avrà sperimentato. Se si è poco allenati e si eccede rispetto al proprio stato di forma, se si ha una postura non corretta, in particolare durante i momenti di corsa o scatto, se si fa trekking su fondi eccessivamente duri e con sessioni troppo prolungate nel tempo, tutti questi sono fattori che possono portare alla sintomatologia.
Avere un piede cavo può accrescere la probabilità di fasciti a causa dell’anomalo appoggio che si fa sulla pianta.
Vedi anche: Piede cavo, che scarpe usare
Le scarpe consigliate
Avere scarpe con suola inadeguata, troppo assottigliata o eccessivamente molle e in generale che danno poco supporto non fa certo bene. Sono molto utili suole in gel anti-shock o appositi plantari aggiuntivi anti-shock della misura corretta e studiati per prevenire problemi come talloniti, fasciti plantari ecc.
Nella scelta delle scarpe è meglio prevedere una spesa un po’ più corposa ma acquistare modelli con tecnologia studiata per alleviare la naturale pressione che si esercita sulla pianta del piede.
Cura della fascite plantare
La prima cura è quella del riposo. Una settimana, dieci giorni, da aumentare proporzionalmente se durante il cammino e le attività di tutti i giorni sentiamo ancora dolore, anche leggero (il riacutizzarsi della fascite è estremamente comune, l’attività sportiva va ripresa a dolore completamente passato, anzi meglio lasciare 1-2 giorni di sicurezza).
Quando il dolore è molto forte si possono prendere, sotto stretto consiglio medico, anti-infiammatori. Ci sono anche esercizi che aiutano, magari meglio ricorrere anche qui al consiglio di un esperto fisioterapista (qualche amico vi consiglierà di utilizzare una lattina gelata da far scorrere sulla pianta, ecco il ghiacchio è sicuramente utile ma ogni intervento va comunque fatto sotto controllo e consiglio medico).
La fascite nei casi più gravi può durare anche mesi e cronicizzarsi, quindi non va assolutamente trascurata o sottovalutata, nemmeno se i dolori iniziali sono considerati “leggeri”.
Vedi anche: Alluce valgo, usate le scarpe adatte