Per fare yoga non servono le scarpe. L’Hatha Yoga si pratica a piedi scalzi. Mi riferisco soprattutto alla pratica delle à sana, le posture, che forse avrete provato voi stessi, o visto fotografate su qualche rivista. Quindi se state per iscrivervi a un corso di yoga, depennate immediatamente dalla vostra lista di acquisti calze e scarpe.
Lo yoga va di moda, ma il marketing ancora di più, quindi v’imbatterete certamente in consigli per gli acquisti mirati a “vendere frigoriferi agli eschimesi”, che cercheranno di convincervi che avete bisogno delle scarpe e delle calze da yoga.
Non vi servono, perché dovete di riconnettervi con la terra sotto i vostri piedi, finalmente liberi dalla costrizione delle calzature. Volete vedere le vostre dita, l’arco plantare, i talloni, per radicare ed allineare correttamente piedi e gambe e potervi così espandere nelle posizioni.
Lo yoga ha anche una valenza posturale e l’architettura del corpo si ricostruisce dalle fondamenta, che devono essere stabili e sensibili. La riflessologia plantare ci insegna quante corrispondenze ci sono tra le piante dei piedi e gli organi interni, praticando scalzi massaggiate le vostre estremità .
Come insegnante di yoga vedo che molte persone quasi non riescono a muovere i piedi. Come se avessero perso i contatti con questa parte del corpo. La pratica serve anche a ricreare questa connessione. Con le calze scivolereste, con le scarpe non avreste la necessaria sensibilità .
Una volta ho chiesto a una ragazza di togliersi le calze e lei mi ha risposto che non l’avrebbe fatto, dato quelle che indossava erano calze da yoga. Io sorrido e non insisto, perché credo sia giusto che le persone arrivino da sole a scegliere, i motivi per indossare le calze possono essere svariati (troppo freddo, imbarazzo, problemi di salute…) ma è bene essere consapevoli che la pratica ne verrà comunque un po’ penalizzata.
Esistono calze antiscivolo, ma è proprio per non scivolare che usiamo un tappetino.
Inoltre esso ci isola da un pavimento che può essere freddo e ammortizza i movimenti. Consiglio piuttosto di spendere per comprare un buon tappetino, che sia di qualità (tra i 30 e i 60 euro) e solo vostro, così potrete tenerlo sempre pulito e profumato.
Una delle tante cose che amo della disciplina dello yoga è che per praticarla non ci serve davvero nulla, se non noi stessi e la nostra intenzione di esplorare il corpo, la mente, il sé.
Durante una meditazione o un esercizio di respirazione seduti, o durante Savasana, la posizione di rilassamento sdraiati con la schiena a terra, potete indossare le calze, perché è normale che il corpo si raffreddi in queste situazioni, quindi meglio coprirsi, inoltre qui non avete bisogno che i piedi facciano presa a terra.
Vanno bene delle normali calze di lana. Non servono le “calze da yoga”.
Le uniche “scarpe da yoga” che possiamo prendere in considerazione sono quelle che indossate per raggiungere la sala dove praticate. Devono avere un requisito: che siano facili da mettere e, soprattutto, da togliere. Stivali senza lacci in inverno, ballerine e infradito tutto il resto dell’anno.