Un doloroso fastidio che colpisce i nostri piedi ma può essere evitato già solamente scegliendo le scarpe giuste.
Si chiama comunemente “occhio di pernice” ma tecnicamente prende il nome di tiloma. In sostanza è una callosità che interessa i piedi e che può essere molto dolorosa, vediamo le cause e i rimedi.
Occhio di pernice, cos’è?
Avete mai visto una pernice? Ecco, il suo occhio è tondo, con pupilla piccola. La callosità che ha lo stesso nome ricorda nella forma e nella tipologia (punto scuro con intorno arrossamento o area gialla circolare) proprio l’occhio di questo volatile, ecco il perché di questo curioso nome.
Ovviamente i termini come occhio di pernice, callo, durone non sono termini medici e non designano, dermatologicamente, nulla di specifico. Ma sono diffusi a livello popolare e sono più noti di quelli “veri”.
L’occhio di pernice dunque è un ispessimento dell’epidermide, di solito resta di dimensioni contenute, nella zona delle articolazioni poste tra le falangi delle dita degli arti inferiori, ma se non trattata al meglio tende a “scendere verso il basso”, cioè a estendersi nella direzione della profondità atrofizzando la parte elastica del tessuto.
Cause occhio di pernice
Pressione e sfregamento sono le due cause principali dell’insorgenza dell’occhio di pernice. Nella maggior parte dei casi sono calzature inadeguate a generare questo tipo di situazione.
Scarpe appena comprate ma non della misura perfetta per il nostro piede, eccessivamente strette oppure semplicemente troppo rigide e di materiali scadenti. Prima di acquistare le scarpe stiamo sempre attenti e non tratteniamoci dal riportarle al negozio se, anche dopo averle portate a casa, dopo i primi passi sentiamo che stringono e fanno male.
Quando acquistiamo calzature, poi, capita di non pensare all’effetto che fanno sulla pianta prestando magari più caso alla zona della caviglia o del dorso del piede: se tolte la scarpe sentiamo un forte indolenzimento alla pianta, tanto che siamo spinti a massaggiarci il piede, può essere un segnale che le scarpe “sfregano” troppo in quella regione. Ovviamente anche arrossamenti e dolore durante la camminata sono segnali collaterali da tenere in considerazione.
Cura dell’occhio di pernice
La valutazione del tiloma va fatta dal medico curante e, all’occorrenza dal dermatologo. Loro sapranno consigliare la migliore cura. In primis vanno certamente abbandonate le scarpe non adatte che possono aver generato il problema. Alcune creme specifiche sono in grado di rendere più morbida la zona interessata. Si può intervenire anche togliendo la parte “rialzata” della callosità, quella più dura ma in questo caso deve intervenire il medico.
In commercio si trovano anche degli appositi “dischetti” in gomma che circondano la callosità o l’intero dito evitando il contatto con la scarpa e quindi riducendo anche la sensazione di dolore. L’utilizzo di solette antishock, in particolare durante l’attività sportiva, tende inoltre ad “ammorbidire” i naturali urti del piede con il suolo e a ridurre i rischi di eccessive sollecitazioni.
L’intervento deve essere comunque repentino perché la presenza di occhio di pernice, causando dolore, fa sì che cerchiamo di spostare il peso per tentare di ridurre il dolore stesso. In questo modo generiamo posture e camminate innaturali che a loro volta sovraccaricano le articolazioni e possono portare a ulteriori infiammazioni.