Ecco cos’è il neuroma di Morton e quali sono le cause e i rimedi. E’ una sindrome che può essere causata anche da scarpe inadatte, troppo strette o con tacchi eccessivamente alti.
Il neuroma di Morton, noto anche come sindrome di Morton, è una crescita del volume di un nervo che passa tra le dita dei piedi, di solito quello che scorre nel terzo spazio intermetatarsale. Si tratta dunque di una fastidiosa patologia del piede, una fibrosi del tessuto nervoso che provoca dolore anche intenso e un inspessimento della parte del piede dove si ingenera. Il neuroma di Morton ha un’incidenza maggiore nell’arco di età ricompreso tra i 40 e i 50 anni e colpisce più le femmine dei maschi.
Neuroma di Morton, le cause
Le cause del neuroma sono parecchie ma dobbiamo partire da una che riguarda soprattutto le donne e la loro scelta delle calzature. Usare scarpe sbagliate, scarpe troppo strette, non adatte, calzare a lungo tacchi a spillo di notevole altezza o con terminali troppo sottili è uno dei fattori principali, di natura meccanica, che causa questa patologia.
Tra le altre cause poi ci possono essere difetti di postura, problemi preesistenti di tipo neurologico, artrite, disturbi che interessano l’alluce o in generale il piede (alluce valgo, alluce rigido, piede piatto, piede cavo, dita a martello), carico eccessivo avanpodalico, legamenti troppo lassi, attività sportiva condotta su fondo eccessivamente duro (calcetto, danza).
Anche la forma del piede, qualora i metatarsi siano eccessivamente ravvicinati, fa sì che osso e nervo sfreghino ripetutamente producendo la fibrosi.
Sintomi del neuroma di Morton
I sintomi del neuroma di Morton sono abbastanza facili da riconoscere: in primis è sempre presente il dolore intenso nella parte anteriore del piede e negli incavi tra le dita, maggiore se si cammina ma che perdura anche con piede tenuto fermo. Si sentono formicolii e bruciori nella zona plantare e direttamente in quella dove passa il nervo che si infiamma. In qualche caso si può anche perdere sensibilità al piede.
La diagnosi procede da un esame del piede anche se esternamente spesso la morfologia risulta intatta. Si può avvertire alla palpazione il segno di Mulder (una sorta di scatto mentre si tocca la zona dolorante) ma la diagnosi non è mai semplice e di solito arriva dopo molto tempo a seguito di progressiva esclusione di altre patologie come metatarsalgie o alluce valgo. L’esame più appropriato è un’ecografia dinamica con compressione manuale delle teste metatarsali.
Neuroma di Morton, i rimedi
In primis è fondamentale la prevenzione: niente scarpe strette, scarpe alte solo ed esclusivamente per periodi molto brevi. Si possono, su consiglio del medico ortopedico, calzare plantari costruiti su misura così da migliorare il carico del piede e renderlo uniforme su tutta la pianta.
Se la sintomatologia non è presente da oltre sei mesi si può provare una terapia antinfiammatoria con infiltrazione di cortisone locale o terapie a base di onde d’urto. Anche delle punture di alcol diluito possono aiutare così come interventi mirati di fisioterapia o la disinfiammazione tramite applicazione di ghiaccio.
Se la sintomatologia persiste nel tempo si deve considerare l’intervento chirurgico tramite endoscopia decompressiva o neurectomia che toglie la parte del nervo con fibrosi. L’intervento non provoca danni funzionali, il movimento delle dita resta intatto, compare solo una limitata perdita di sensibilità cutanea nella parte dove si è effettuata l’operazione.