Sandali stile gladiatore: assolutamente di tendenza ma non sempre facili da portare. Ecco quando è meglio astenersi.
Il piede sbagliato
Come accade per ogni scarpa, i sandali da gladiatore hanno bisogno del piede adatto per fare bella figura: specie se sono senza tacco calzano meglio su un piede sottile e affusolato, decisamente meno bene su chi ha la pianta larga e la caviglia un po’ grossa. Anche per i modelli con tacco medio o alto però meglio fare attenzione: chi tende ad avere i piedi gonfi o “paffutelli” rischia l’effetto laccio emostatico.
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La gamba sbagliata
Sono trendy, è vero, ma diciamolo: se non si è nate alte e snelle questi sandali tendono a “segare” la gamba e farla sembrare un salame legato. Sono quindi sconsigliati ai polpacci forti e alle gambe corte, che vengono invece valorizzate da modelli più eterei. Si può sdrammatizzare l’insieme con un paio di short inguinali, d’accordo, ma lo stile abita da un’altra parte. Dal momento che accendono i riflettori sul polpaccio, i gladiator richiedono la massima cura in fatto di depilazione, abbronzatura e couperose.
La postura
La versione di partenza di questo must delle passerelle 2015-2016 è quella flat, senza tacco. Non tutte però gradiscono camminare rasoterra, non solo per un fattore estetico: chi ha qualche problema alla schiena, chi ha il piede piatto o l’arco plantare poco pronunciato o semplicemente assume, in assenza di tacchi, un’andatura “strascicata” potrà trovarsi meglio con le versioni mezzotacco, tacco alto e zeppa. Vedere alla voce McQueen, che ne ha dato una interpretazione quasi fetish per vere intenditrici, o Chloé, dallo stile più morbido.
Sbagliare abbinamento
Se i lacci sono sottili e la linea aerea (come nel caso di Valentino) l’abbinamento è più semplice, ma in generale i sandali gladiatore hanno una personalità ingombrante: lasciamoli essere protagonisti e cerchiamo di assecondarne lo stile senza sovraccaricare il look, scegliendo abiti e accessori compatibili ma discreti.
Quelli che avvolgono tutto il polpaccio si portano solo con il corto o il cortissimo: se amate le gonne lunghe o le linee retrò sotto il ginocchio, allora evitate di abbinarvi questo tipo di calzature. Con la variante appena sopra la caviglia, invece, si possono osare lunghezze più eterogenee (a patto di lasciare a vista tutta la scarpa).
Occhio anche allo smalto: curatissimo sì, ma meglio non esagerare nei toni sgargianti. Il sandalo già di per sé si fa notare, una pedicure minimal va più che bene.