Il mitico brand di moda viene messo in vendita. Nel 2016 ha fatto 429 milioni di euro di ricavi. Il 75% delle vendite arriva dalle scarpe.
Questa la notizia: il brand Jimmy Choo è in vendita. La società ha iniziato le operazioni assieme al principale azionista, la Jab Luxury, che ne possiede il 67,7%, per una “revisione delle varie opzioni strategiche” con lo scopo di “massimizzare il valore per i suoi azionisti”. Tradotto, vendendolo ora il brand potrebbe aumentare di valore. Valore che è già molto alto: nel 2016, anno del ventesimo anniversario della fondazione, i ricavi erano di 429 milioni di euro e il brand viene valutato intorno agli 840 milioni di euro, cifra vicina al miliardo. La maggior parte delle entrate è data dalle ormai famosissime scarpe: ben il 75% delle vendite.
Il brand oggi ha sede a Londra ed è nato dallo stilista malaysiano Jimmu Choo Yeang Keat (questo il nome completo), che realizzò le sue prime scarpe a soli 11 anni, da un piccolo laboratorio di Londra in pochi anni è diventato un’icona della moda. A fine anni ’80 le sue scarpe venivano indossate da Lady D e pochi anni dopo, nel 1996, venne fondata la società che porta il suo nome. Nel 2001 lo stilista ha venduto la sua percentuale (il 50%, per 10 milioni di dollari) e ora si dedica solo alla sua linea Jimmy Choo Couture. Negli anni il brand è diventato uno dei più famosi e venerati, ed è molto citato anche nella cultura pop, ad esempio nella serie tv “Sex & the City”.
Se dunque lo stilista non è più tra i soci dell’azienda da lui fondata, va detto però che il 3% delle azioni sono di proprietà dello staff Jimmy Choo, mentre il 2,55 del fondo sovrano di Singapore. Il resto, come detto, appartiene al fondo privato tedesco Jab Luxury.
E ora la domanda nel mondo della moda è questa: chi comprerà Jimmy Choo? Se noi comuni mortali possiamo al massimo permetterci un paio di sue scarpe (dai prezzi non bassi, come sappiamo), per acquistare l’intero brand bisognerà sborsare non poco. Vedremo. Intanto la società fa sapere che nel 2016, anno del ventesimo anniversario, le vendite sono salite del’1,6%.