I tacchi alti al lavoro vanno benissimo, ma solo se sono una scelta. Una 27enne inglese viene rimandata a casa al primo giorno di lavoro perché si era presentata con le scarpe basse e ha lanciato l’hastag #myheelsmychoice.
E’ successo in Inghilterra, in una delle aziende più importanti al mondo sulla revisione di bilancio, e non negli anni ’50 o ’60 ma nel 2016. Una giovane ragazza inglese, Nicola Thorp, si presenta il primo giorno di lavoro con le scarpe basse, viene squadrata da capo a piedi e poi le viene gentilmente intimato di ritornarsene da dove è venuta. Perché? Perché le scarpe che indossava non erano abbastanza alte.
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Ebbene sì, forse tutti noi ci aspettiamo di vedere alla reception di qualche azienda o in qualsiasi altro posto di lavoro una bella donna infiocchettata, con la piega fresca di parrucchiere, un tailleur tutto strizzato e un bel paio di decolleté tacco 12, un po’ come sono le protagoniste della serie tv americana di grande successo Madmen, dove le segretarie o le impiegate sono delle bombe sexy ambulanti, tutte sorrisi e profumo.
Sorrisi e profumo sono ovviamente più che consigliabili se si vuole fare un lavoro che preveda il contatto con il pubblico, ma ci sarebbe da discutere, e parecchio, sull’obbligo invece di portare i tacchi alti. Così infatti ha fatto Nicola Thorp, che quando s’è vista rispedire a casa ha lanciato una petizione che è arrivata addirittura al parlamento britannico. Sì, perché se una donna vuole indossare i tacchi, dev’essere una sua scelta.
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Obbligare una dipendente, che magari deve stare in piedi otto ore, a portare una calzatura che è tanto bella quanto scomoda, contribuisce a creare e a perpetrare quell’idea che vuole e vede la donna come un bell’oggetto da esporre, dove la gentilezza, la simpatia e la buona presenza non sono sufficienti: una donna è donna quando porta i tacchi. E’ inutile sottolineare come sia obsoleto concepire una donna in questo modo, dove per fare bene il suo lavoro non importa che lo faccia effettivamente bene, ma è più importante che ai piedi porti la scarpa giusta, che in questo caso deve avere il tacco alto. E certo, se lei lo vuole indossare lo può fare, ma nessuna dovrebbe obbligarla a farlo.
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