Scarpe a punta tonda e cinturino sul collo del piede? Hanno un solo nome (o meglio, due): Mary Jane. Qual è la storia del modello di scarpe tra i più famosi mai esistiti? Ve lo spieghiamo noi.
Mary Jane non è soltanto la fidanzata di Spiderman. Per chi non lo sa, prima di lei (nata dalla matita di Stan Lee intorno agli anni ’70 del Novecento), è esistita un’altra Mary Jane, quella che ha dato il nome alle famose scarpe che tutte conosciamo. Un modello vintage e un po’ da bambina (perfetto anche per matrimoni vintage) che però è cool da ormai oltre un secolo. Ecco la storia.
Correva l’anno 1902…
Erano i primi anni del ventesimo secolo. Il fumettista Richard Felton Junior Outcault crea Buster Brown, una serie di fumetti che aveva come protagonisti due ragazzini. Buster, appunto, e la sua fidanzata, Mary Jane. L’illustratore statunitense decide di caratterizzarli partendo dai piedi: un paio di scarpe a punta tonda, senza tacco, con un cinturino sul collo del piede che si allaccia con un bottoncino. Felton Outcault forse non sa di aver introdotto un tipo di scarpe che ancora oggi, più di un secolo dopo, occupano pagine di magazine di moda e non solo.
Mary Jane ai piedi dei bambini
Le Mary Jane diventano le scarpe “infantili” per eccellenza. Per tutti gli anni ’20 e ’30 vengono indossate nei collegi, dalle feminucce abbinate a gonnellina, dai maschietti abbinate a calzoni e pantaloncini corti, sia negli Stati Uniti che in Europa. Ma il vero successo planetario arriva quando passano ai piedi di una delle più grandi star minorenni degli anni ’40. L’enfant prodige Shirley Temple, che ci balla dentro in una coreografia per il film di Harry Lachman, Baby take a bow, in italiano tradotto con Piccola Stella.
Le Mary Jane al cinema
Le Mary Jane sono state anche scarpe protagoniste nei film. La Temple, nella sua classica tenuta da bambolina, danza con un paio di deliziose Mary Jane ai piedi. I genitori si lanciano alla conquista di negozi di vestiti e di scarpe e decidono di conciare i propri figli come la stellina del film. Ormai le scarpe hanno conquistato il mondo, e raggiungono la popolarità più clamorosa quando, nella metà degli anni ’60, John Fitzgerald Kennedy Jr, figlio di Jackie, le indossa, purtroppo, ad un tragico evento, ovvero il funerale del padre.
Gli anni ’70: le Mary Jane “diventano adulte”
Con i rivoltosi anni ’70, le Mary Jane sconfinano diventando una calzatura d’appeal anche per gli adulti. Cominciano a fare il loro ingresso nel mondo dell’alta moda. Stilista come Yves Saint Laurent e Dior iniziano a sfruttarne il potenziale nelle loro collezioni. Vengono introdotte varianti, come modelli con materiali diversi dalla classica pelle e il tacco più alto.
Il Punk rock indossa le Mary Jane
A renderle una scarpa “sovversiva” e conturbante è però Courtney Love negli anni ’90. Le Mary Jane diventano infatti un simbolo nel mondo del Punk rock e del Goth, proprio perché scegliere di indossare un tipo di scarpe che nell’immaginario collettivo venivano associate ai bambini era un gesto, secondo loro, provocatorio e destabilizzante per la calma e mediocre società borghese. Modelle e rockstar quindi le indossano magari abbinate a minigonne e ombelico fuori, per uno strano effetto lolitesco che piaceva molto.
Le Mary Jane oggi
Anche oggi le vediamo spesso nelle passerelle, ormai sono diventate un oggetto di culto irrinunciabile per un designer che si rispetti, che almeno una volta nella sua carriera ha usato per qualche creazione. Diventate un classico, le Mary Jane continuano a piacere e ad essere un tipo di scarpa molto amata dalle donne anche del ventunesimo secolo, cent’anni dopo la loro nascita, a dimostrazione che la loro storia non è finita.